lunedì 7 aprile 2014

Elezioni Comunali: i nostri candidati al Consiglio Comunale

La lista Progetto Per Uboldo - CentroSinistraUnito dopo il candidato Sindaco Luca Saibene presenta la squadra dei candidati consiglieri comunali.
La lista è composta, come annunciato in occasione della nascita del nostro gruppo, da 8 donne e 8 uomini, tanti giovani e una età media complessiva di 42 anni.
Si tratta di un mix ben calibrato di donne e uomini di diversa provenienza, con una forte rappresentanza della società civile uboldese.
Una lista con tanto entusiasmo, competenza e voglia di cambiare Uboldo.
Nelle prossime settimane pubblicheremo i profili dei singoli candidati e comunicheremo tutte le occasioni di incontro e, soprattutto, di confronto con le donne e gli uomini di Progetto Per Uboldo - CentroSinistraUnito.

lunedì 10 marzo 2014

12 MARZO 2014: PRESENTAZIONE DI PROGETTO PER UBOLDO - CENTROSINISTRAUNITO


La nota sui lavori parlamentari della settimana dal 3 al 7 Marzo dell'On. Titti Di Salvo

Premessa
Tutta la settimana è trascorsa nell’esame, dentro e fuori l’aula, della legge elettorale, i cui contenuti sono stati interamente definiti nell’accordo extraparlamentare tra Renzi e Berlusconi, sia nella prima versione, l’Italicum, che nella seconda il semi-italicum, quel sistema cioè totalmente opposto previsto per l’elezione della Camera e quella del Senato.
L’accordo raggiunto serve a prolungare la legislatura e dunque la vita del Governo Renzi e aggiunge ad una pessima legge elettorale, il paradosso costituzionale di un sistema maggioritario per l’elezione della Camera e di un sistema proporzionale (il Consultellum) per il Senato nel caso in cui per qualunque ragione si arrivasse al voto prima della modifica costituzionale del bicameralismo, dunque il contrario di quanto indicato dalla Corte.
Più volte abbiamo motivato le ragioni del nostro giudizio fortemente negativo sull’Italicum che riduce la democrazia:
- con il muro delle soglie di sbarramento così alto da avere pari solo in Turchia (8 %)
- con il paradosso di coalizioni che godono dei voti dei partiti più piccoli per ottenere il premio di maggioranza senza che agli stessi venga riconosciuta rappresentanza
- con una soglia per avere diritto al premio di maggioranza, il 37 %, a nostro avviso molto al disotto delle indicazioni della Corte
- con liste bloccate che perpetuano la mancanza di scelta da parte degli elettori dei propri rappresentanti
- con meccanismi che determineranno certamente la riduzione della presenza delle donne in Parlamento poiché con l’Italicum saranno i capilista e i primi delle liste bloccate ad essere eletti e siccome la legge prevede che la sequenza nelle liste sia 2 persone di un sesso e poi una persona di sesso diverso l’effetto di riduzione è certo. E il paradosso è che ciò avverrà ad opera del Parlamento con il tasso più alto di presenza femminile.

martedì 4 marzo 2014

Caso Electrolux. Iniziativa del 6 marzo 2014


La nota sui lavori parlamentari della settimana dal 24 al 27 Febbraio dell'On. Titti Di Salvo

Premessa
Dopo il primo voto di fiducia al Senato, ad un anno dalle elezioni politiche, la Camera martedì scorso  ha votato la fiducia al Governo Renzi che è stato al centro dell’attenzione politica e degli atti parlamentari nella settimana: dalla discussione sulla sua formazione, a quella sulla sua  composizione, sulla sua  prospettiva politica, sul doppio binario tra l’alleanza del Pd con Ncd per governare e con Berlusconi per la legge elettorale.
Sinistra ecologia e libertà non ha dato la fiducia al nuovo Governo per tutte le ragioni che abbiamo già ricordato nella Nota settimanale della scorsa settimana e che sono nominate nei diversi interventi (in allegato) pronunciati nella discussione  generale e nella dichiarazione di voto finale.
Ma vale la pena ricordare la ragione principale del nostro dissenso legata alla convinzione che al Paese serva una politica che il governo di larghe intese, in qualunque versione e sotto qualunque guida, non è strutturalmente in grado di realizzare: non ci sono scelte oggettive che vanno realizzate al meglio ma visioni diverse e alternative sull’uscita dalla crisi. Al paese serve un intervento pubblico per creare lavoro e mettere in sicurezza il paese  finanziato da un fisco equo e progressivo che redistribuisca la ricchezza, non serve un nuovo intervento sulle regole del mercato del lavoro. Al paese serve un nuovo welfare e anche il reddito minimo per garantire autonomia alle persone e non il taglio lineare delle politiche pubbliche (salute scuola pensioni asili) che è cosa diversa dal taglio agli sprechi, ecc.

Cécile Kyenge non è neppure sottosegretaria. Alcune riflessioni di Marco Pozzi*

Cécile Kyenge non è neppure sottosegretaria "senza portafoglio"; è sparito anche il ministero dell'integrazione. Come si può leggere sul blog di Gad Lerner, che ha coordinato gli interventi in occasione della presenza del Ministro Kyenge a Saronno un mese fa". Le sottosegretarie sono in tutto solo 9, scandalosamente poche. E spiace che fra loro non compaia Cécile Kyenge: un governo serio le avrebbe chiesto di proseguire l’impegno intrapreso da ministra sull’integrazione e la cittadinanza. Se anche la manderanno al Parlamento europeo, non sarà la stessa cosa".
Non vi è, poi, nessun ministero o sottosegretario  per politiche di genere e pari opportunità, come era stato con il Governo Letta e, prima, con il governo Monti (Andrea Riccardi ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione).
Vi è, quindi, sui diritti civili un indubitabile  “abbassamento” di intenzione ed attenzione e, al di là delle dichiarazioni, non so quanto spazio verrà dedicato nel programma (che non si è ancora visto) e negli atti concreti.

L’Altra Europa per Tsipras nel Saronnese

Saranno raccolte anche nel Saronnese le firme per la presentazione della lista “L’altra Europa per Tsipras”.
E' nata, dall’aggregazione di alcuni cittadini, comitati, partiti e movimenti, l’idea di appoggiare la corsa del leader dell’aggregazione greca Syriza (25% alle ultime elezioni elleniche) alla presidenza della Commissione Europea, in occasione delle elezioni europee del prossimo 25 maggio.
La formazione nasce dall’appello di alcuni intellettuali, che si oppongono alla politica di austerità delle autorità europee per rilanciare l’Europa dei diritti dei cittadini: democrazia, inclusione sociale ed un’economia che non strangoli i cittadini sono i tre cardini del programma de “L’altra Europa per Tsipras”, contenuto in un sintetico ma incisivo appello del leader greco anti-austerità.
Un appello raccolto da cittadini e organizzazioni dal basso, che stanno in questi giorni proponendo candidature per le cinque circoscrizioni elettorali presenti in Italia, dove – dai primi giorni di marzo a metà aprile - andranno raccolte 150.000 firme a sostegno della lista nazionale.